Viaggiare non è qualcosa che si può improvvisare. La crisi sanitaria dovuta alla pandemia di coronavirus ha rafforzato le formalità necessarie. Quale documento d’identità devo usare per viaggiare? Quale visto? Ho bisogno di un passaporto per le vaccinazioni o di un passaporto sanitario?
In tutti i casi, un’assicurazione di viaggio come Travel Pass è essenziale. L’assicurazione di viaggio è talvolta obbligatoria per ottenere il visto. Gli imprevisti che possono rovinare un viaggio, o addirittura peggiorarlo, non accadono solo ad altre persone…
La pandemia di Covid-19 sta complicando i viaggi e alcuni Paesi stanno introducendo “corridoi sanitari” che consentono alle persone di viaggiare liberamente una volta vaccinate. L’Unione Europea ha votato per l’introduzione di un “certificato verde” entro giugno 2021.
Avete bisogno di un passaporto per viaggiare?
1. Avete bisogno di un passaporto?
Il documento d’identità da portare con sé dipende dalla destinazione. All’interno dell’Unione Europea si può viaggiare con la carta d’identità nazionale o con un passaporto valido se si è cittadini europei. Non appena si lascia l’UE, è necessario il passaporto e anche un visto, noto anche come visto d’ingresso. È bene sapere che possono essere necessarie diverse settimane per ottenere uno di questi documenti d’identità. Per questo motivo è importante pianificare e fare domanda con largo anticipo rispetto alla partenza.
Gli europei possono attraversare liberamente i confini di uno o più Paesi dell’UE senza dover mostrare i propri documenti d’identità. È comunque consigliabile portare con sé una carta d’identità nazionale o un passaporto valido per dimostrare la propria identità in caso di controllo. Se si viaggia in aereo, è necessario presentare un documento d’identità. Per i non europei è obbligatorio il passaporto.
Il passaporto è un documento d’identità rilasciato dal governo di un Paese ai suoi cittadini, che consente al suo titolare di viaggiare all’estero certificando la propria identità. Quindi, per le destinazioni al di fuori dell’UE, avrete bisogno di un passaporto per dimostrare la vostra identità e nazionalità all’estero.
Ai-je besoin d’un passeport sanitaire ou certificat Covid ?
Con la crisi del Coronavirus, l’Unione Europea ha votato l’introduzione di un “certificato verde” per garantire la libera circolazione delle persone e limitare la diffusione del virus Covid-19. Tutte le prove di test, vaccinazione e recupero sono ora disponibili. Lo schema si chiama “Certificato digitale Covid dell’Unione Europea”. Questa tessera sanitaria è obbligatoria per viaggiare all’interno dell’Unione Europea e in tutto il mondo.
1. Que contient le Pass sanitaire ?
Dotato di un codice QR, il certificato sanitario europeo può essere contenuto in uno smartphone o in un documento cartaceo. Questo strumento includerà le seguenti informazioni:
– Nome
– Data di nascita
– Data di emissione
– Informazioni rilevanti sul vaccino/test/istituzione
– Identificatore univoco del certificato
2. La reconnaissance du Pass sanitaire européen dans le monde
Il certificato digitale UE Covid è accettato in tutti gli Stati membri dell’UE. Diversi Paesi non appartenenti all’UE hanno aderito al sistema di certificati digitali COVID dell’Unione Europea.
3. L’utilisation du Pass sanitaire dans les pays d’Europe
In tutti i Paesi europei, l’Health Pass è obbligatorio per l’accesso a molte aree “chiuse”.
– Danimarca: uno dei primi Paesi europei a lanciare il pass sanitario. Il Paese ha alleggerito il pass sanitario, rendendo non più obbligatorio l’ingresso in diverse località.
– Ungheria: la tessera sanitaria viene rilasciata dopo la prima dose di vaccino.
– Lussemburgo: il pass è richiesto solo nei negozi.
– Italia: per l’accesso alle aree chiuse è necessario un “green pass”. È obbligatorio per i dipendenti.
– In Grecia, Irlanda, Lettonia, Repubblica Ceca e Slovenia, un pass sanitario consente l’accesso agli esercizi di ristorazione.
– Francia: l’uso della tessera sanitaria è obbligatorio nei negozi, nei ristoranti e negli istituti culturali.
– Austria: I clienti devono essere in possesso di un test PCR negativo o di un certificato di vaccinazione per tutte le attività a contatto con il pubblico (ristoranti, hotel, teatri, concerti, ecc.).
Ho bisogno di un visto per viaggiare?
1. Che cos’è un visto?
Oltre al passaporto, alcuni Paesi richiedono un visto che autorizzi il titolare a entrare nel loro territorio. In questo caso, è necessario contattare il consolato o l’ambasciata del Paese di destinazione per conoscere i documenti necessari e le condizioni per ottenere il visto.
Il visto è un documento che attesta l’autorizzazione a recarsi in un Paese straniero per un determinato periodo e per uno scopo specifico (lavoro, turismo, studio, ecc.). Si tratta di un timbro o di un adesivo che viene apposto sul passaporto.
2. Soggiorno senza visto
All’interno dell’Unione Europea non è richiesto alcun visto per soggiorni inferiori a 90 giorni. Il principio dei visti è la reciprocità. Se il vostro Paese richiede un visto per determinate nazionalità, è molto probabile che, se vi recate in quel Paese, dobbiate possedere un visto.
3. Autorisation d’entrée sur le territoire: ETIAS, ESTA ou AVE
Per i turisti, anche se non è richiesto un visto, alcuni Paesi richiedono un’identificazione preventiva per poter raccogliere dati su chiunque entri nel loro territorio. Gli Stati Uniti hanno introdotto un sistema di autorizzazione al viaggioESTA. Il Canada richiede un’autorizzazione elettronica di viaggio (AVE). A partire da maggio 2023, l’Unione Europea lancerà anche un programma di esenzione dal visto per circa sessanta Paesi: il Sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS). Il sistema ETIAS consentirà di automatizzare i controlli dei passeggeri e di risparmiare tempo nel rilascio dei permessi. L’autorizzazione rimarrà valida per 3 anni per diversi viaggi di durata inferiore a 90 giorni consecutivi all’interno dell’UE.
4. Visto rilasciato all’arrivo
Per la maggior parte dei Paesi non è richiesto un visto d’ingresso. Per gli altri, il visto verrà rilasciato una volta arrivati a destinazione e al posto di frontiera del Paese, l’ufficiale dell’immigrazione vi fornirà un visto sul passaporto. Va notato che in alcuni Paesi l’ottenimento del visto è a pagamento, con un costo che varia da 15 a 50 euro a seconda del Paese.
5. Visto necessario per il viaggio
Quando si viaggia in un Paese straniero, a volte è obbligatorio avereun visto prima di arrivare nel Paese in questione. A tal fine, è necessario recarsi presso l’ambasciata o il consolato del Paese interessato con documenti quali il passaporto, la fototessera, l’itinerario di viaggio e il biglietto aereo. Se queste strutture non sono presenti nella vostra città, è possibile effettuare i passi necessari per posta, ma a volte è necessario viaggiare. Per maggiori informazioni sull’ottenimento dei visti, Paese per Paese, visitate il sito web dell’ambasciata del Paese di destinazione. Anche le società private sono specializzate nella preparazione dei visti.
In molti casi, è necessaria un’assicurazione sanitaria internazionale prima di poter richiedere un visto.
6. Rinnovo del visto
Le condizioni per il rinnovo del visto variano a seconda del Paese in cui ci si trova, a causa di leggi diverse. A tal fine, è necessario recarsi presso un ufficio immigrazione con i documenti di supporto richiesti. Dopo un esame della domanda e un colloquio, il rinnovo verrà elaborato. In alcuni casi, il rinnovo può essere soggetto a una tassa.
Consiglio
Quando viaggiate, ricordatevi di fare una fotocopia del passaporto e/o della carta d’identità in anticipo e di inviarvela via e-mail quando andate all’estero. In questo modo potrete dimostrare la vostra identità in occasione di uscite o controlli, senza dover portare con voi i documenti originali. Inoltre, in caso di furto o smarrimento, avrete i mezzi per dimostrare la vostra identità. Non dimenticate di portare con voi il certificato di assicurazione!